giovedì 19 settembre 2013

ORE 20.00 del 18 settembre 2013: il disastro continua

Prima delle 20 (tratto da questo articolo del Sole 24 Ore )

Oggi è il giorno della Federal Reserve. La Banca centrale degli Stati Uniti deciderà alle 20 (seguirà il discorso del governatore in scadenza Ben Bernanke) se continuare a drogare i mercati di liquidità fresca di stampa. Dal 2009 ha attuato tre piani di quantitative easing (allentamento monetario) iniettando nel sistema economico 2 mila miliardi di dollari. L'ultimo quantitative easing è ancora in corso e prevede l'iniezione di dollari attraverso l'acquisto di titoli per 85 miliardi di dollari al mese, 40 in titoli di Stato Usa e 45 in Mbs (Mortgabe backed securities, cioè titoli di credito immobiliari garantiti da ipoteca). L'effetto di questa manovra è offrire liquidità alle banche e al mercato immobiliare, primo motore di occupazione e ripresa economica.

Dopo le 20 (tratto da questo articolo del Sole 24 Ore)

Con decisione Ben Bernanke ha confermato ieri che la Fed non è pronta al "tapering", non è pronta cioè a diminuire la sua manovra di quantitative easing che le permette di acquistare 85 miliardi di dollari al mese di titoli del Tesoro americano. Non solo, il Presidente della Fed ha detto che la politica sui tassi potrà restare aggressiva anche se il tasso di disoccupazione dovesse scendere «considerevolmente» al di sotto del 6,5%, la soglia indicata qualche tempo fa come possibile indicatore per un cambiamento di politica monetaria.

La risposta dell’ORO

E’ impensabile che questa stampa massiccia di valuta non possa produrre effetti collaterali all’economia reale. Se da una parte tutte le principali valute mondiali “hanno guadagnato” in modo significativo contro il dollaro, dall’altra le materie prime tra cui il petrolio, l’oro e l’argento hanno incrementato le loro quotazioni in modo considerevole. L’oro in particolare nella giornata di ieri ha oscillato da un minimo di 1292 ad un massimo di 1367 dollari all’oncia, ciò significa un + 5.8% di oscillazione.
Lasciamo perdere questi numeri, che sono “pompati” dall’economia virtuale, concentriamoci invece sui beni reali, ecco perché continuo ad insistere sul fatto che è fondamentale possedere oro fisico.
Convertire una parte della valuta in oro fisico permette di essere al riparo da eventuali situazioni sfavorevoli che possono accadere, oggi più di ieri.


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